Il “Nettare degli Dei”: quale migliore espressione per definire questo vino? La leggenda racconta che la dea Venere andasse a specchiarsi nelle acque del lago, prima dei suoi incontri amorosi con Bacco, e insieme si inebriavano con un calice di Passito…
Ma non bisogna essere degli dei per perdersi nel suo magico colore dorato, più o meno ambrato, caldo e luminoso e essere travolti dall’infinità di aromi, profumi, effluvi che emanano dal bicchiere. Infine in bocca, “ascoltarlo” attentamente, senza fretta, pronti a cogliere e riconoscere i complessi sapori, le sfumature e i languori…
Premi: il Cimillya ha vinto numerosi premi tra i quali la medaglia d’oro al famoso “Concorso Mondiale di Bruxelles”, la medaglia d’argento al “Concorso Internazionale del Sindaco” e diverse menzioni in occasione del Vinitaly.
Produzione: La vendemmia inizia generalmente a metà agosto nelle zone più precoci, le cui uve sono accuratamente selezionate e utilizzate per l’appassimento, necessario per la produzione del Passito. Per noi l’appassimento avviene rigorosamente al sole, con copertura solo in caso di pioggia o serate particolarmente umide. Il processo dura circa 30-35 giorni, durante i quali le uve vengono girate più volte per permettere un appassimento omogeneo del grappolo. Inizia quindi, nella piccola cantina, un antico rito ormai quasi scomparso: la sgrappolatura manuale, acino per acino, condotta con grande maestria e organizzazione dalla signora Angela. Gli acini appassiti verranno quindi posti, gradualmente e in misura che varia dal 30 al 40%, nel mosto di uva fresca proveniente da un’altra vendemmia successiva alla prima: l’acino secco, a contatto con il mosto, lentamente si reidrata e cede tutte le sostanze aromatiche e zuccherine che si sono accumulate durante il processo di appassimento.
Caratteristiche: prodotto con uve Zibibbo appassite al sole per 30-35 giorni. Colore dorato molto intenso, tendente all’ambrato più o meno carico. Aroma molto intenso ed inebriante, sapore dolce, vellutato, morbido e caldo al palato, pieno e persistente, tipico dell’uva appassita. Alcool 14% – Servire a 16 -18° C
Abbinamenti: con dessert, dolci secchi, dolci di mandorle; ottimo e insospettabile l’abbinamento con formaggi importanti stagionati, anche accompagnati da miele; da gustare anche da solo, come vino da meditazione.